“Ci consumeremo in un abbraccio” l’amore secondo Lauriola

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Proseguiamo nell’immaginario viaggio alla scoperta del nostro Pierpaolo Lauriola e del suo album “Polvere.”. Quest’oggi vi proponiamo una versione acustica di un suo brano, “ci consumeremo in un abbraccio”. L’intimità del brano e la tenerezza delle parole sono avvolte nell’atmosfera magica che solo una versione acustica (e perciò ancor più intima), sa dare.

Buon ascolto

 

Ci consumeremo in un abbraccio (testo)

Sono giorni che scappo via da questa vita stanca.
Non sopporto più il sole e neanche le nuvole
e, la notte è sempre più lunga ed il giorno non sa morire.

Ma poi arrivi tu
nel giorno che mi sfugge.

Mi scrivi delle parole nuove
che sanno capire
e, scrivo parole che non ho conosciuto mai.

Vorrei tanto rivedere un’altra volta
quella tua faccia
e quella tua bocca dipinta dagli dei.

E se tu fossi quì
ti porterei in riva al mare.
A guardare le onde, ed un altro orizzonte.

Ti porterei nel posto migliore
e, ti bacerei mille volte ancora
prima che arrivi la sera.

Come mi prenderai tu non l’avrà mai fatto nessuno.
Ti abbraccerò e poi ti stringerò.

Mi hanno detto “che ogni amore è sempre stato un breve sogno e niente più”
e che “ogni storia è un caso a se”,
così riesco a sentire.

E ci consumeremo in un’abbraccio,
E ci consumeremo in un abbraccio ancora
E ci consumeremo in un abbraccio,
E ci consumeremo in un’abbraccio, ancora
E ci consumeremo in un abbraccio,
E ci consumeremo in un’abbraccio, ancora

Sono giorni che scappo via da questa vita addormentata.
La mia tristezza è piacevolmente sorpresa
dalla tua presenza questa sera
e dalla musica che riesci a darmi.

Si!… Si è fatto tardi, sono quasi le tre
e nell’auto sono solo.
La città è più calma di notte, soprattutto quando piove.
Ed io mi muovo tra le luci e tra le ombre
di questa città, di queste strade,
di questa città
Tra dolci colori, tra vetrine spente
e tra pazzi d’amore,
pazzi d’amore.

1 COMMENT

  1. […] La temperatura del nostro corpo sarà salita, o scesa, di un grado. Poi, dopo aver ripreso a respirare normalmente, ci ricomporremo, tanto come scrittori che come lettori, ci alzeremo e, “creature di sangue caldo e nervi”, come dice un personaggio di Cechov, passeremo alla nostra prossima occupazione: la Vita. Sempre la vita. E poi, ci consumeremo ancora in un abbraccio. […]

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