Riscaldato dalla musica. Bruciato fino a prendere la forma stessa di quelle canzoni di cui va costantemente alla ricerca. Lauriola è un viaggiatore perfettamente adattato alle vie della musica, come cantava in “La Carne Del Tempo”.
Negli ultimi anni Lauriola ha portato dovunque la sua voce e le sue chitarre, le sue parole e le persone che come lui condividono questo viaggio. Dai festival agli appartamenti, dalla strada ai Teatri. Dopo mesi passati incessantemente sulla scena, è tornato in studio per registrare il suo prossimo album e per regalarci un pugno delle sue nuove canzoni, preziose come quel viaggio che è la vita dei cantautori. In occasione dell’uscita di “TARLI”, il songwriter pugliese di stanza a Milano ha aperto di nuovo per noi il suo scrigno di parole, note e nuovi racconti.
Come mai questo live e la connessa reunion con i Pliskin?
L’offerta del Buccinasco Social Club ci è piaciuta subito. Un nuovo locale a Milano, uno spazio lontano dalle luci del centro. Una periferia dove confrontarci di nuovo soprattutto con noi stessi. Ma in primis perché prevedeva una data con i Pliskin. Inoltre, la possibilità di presentare del materiale inedito per l’occasione ci è sembrata una maniera un po’ più fresca per riproporci, per rimetterci in gioco.
Come vi siete ritrovati a cinque anni da “Quando Arriva La Sera”?
Prima tutta la nostra vita e la nostra famiglia erano i Pliskin. Era molto bello, ma di certo anche estremamente impegnativo. Oggi, sebbene si tratti di una cosa molto importante, riusciamo a vivere e ad affrontare il ritorno sul palco con maggior leggerezza.
Come vi hanno cambiato le esperienze individuali che ognuno ha vissuto nel frattempo?
Da un punto di vista personale, in questi anni abbiamo avuto delle esperienze di vita differenziate che andavano fatte e che ci hanno reso più autonomi.
Cosa ne pensate della scena musicale indipendente italiana attuale?
Sicuramente, rispetto a quando abbiamo iniziato la nostra avventura, il mercato discografico è cambiato. C’è il download, lo streaming, le app e si vendono sempre meno dischi tradizionali. Anche se c’è un ritorno del vinile, ma è solo per una nicchia. Non esistono più agenzie, etichette e managment come il Consorzio Produttori Indipendenti, che sono state fondamentali per la nostra generazione. Il tessuto si è disgregato. Oggi abbiamo una scena indipendente che si presenta più “polverizzata” rispetto al passato, quando esisteva un’intera generazione di musicisti con obiettivi e stili affini.
Cosa possiamo aspettarci dal futuro dei Pliskin?
Di certo discuteremo tra noi della creazione di un nuovo album, anche se molto dipenderà dalle situazioni che nasceranno in sala prove e nelle nostre vite. Nel frattempo sto ultimando il mastering del mio nuovo album che vi farò ascoltare l’anno prossimo. Sono molto contento del risultato. Nei live mi piacerebbe coinvolgere anche i Pliskin insieme a tutti quei musicisti e quelle persone speciali che ho incontrato in questi anni.
Con Lauriola e i Pliskin ci saranno anche dei loro amici di sempre, gli UltopiS, una band di Alternative MARVEL RoCK. Un’occasione per scoprire un’altra valida realtà di musicale italiana. L’appuntamento è per Venerdì 28 Novembre al Buccinasco Social Club in Via Gustavo Modena, 15 a Buccinasco, alle porte di Milano.