Questa volta abbiamo ascoltato per voi “No- chains” album d’esordio di una giovane cantante originaria di Bordighera, Idhea.
Dieci inediti, tre dei quali in inglese, per un cd sostanzialmente pop- rock, con qualche contaminazione punk ed elettronica. Si parla soprattutto di amore in No-chains, in un modo che sottolinea soprattutto gli aspetti più emozionali di questo eterno sentimento. Si va dalla notte che porta consiglio e che fa capire che quel ragazzo incontrato, magari per caso, può essere quello giusto, al racconto di un possibile amore arrivato troppo presto, quando ancora il cuore e la mente non riescono a dimenticare la delusione appena vissuta e perciò sciupano una possibile nuova storia in uno “spietato gioco inutile dove io non vinco niente anzi perderò”.
Giovani e giovanissimi. Ad apprezzare il disco saranno soprattutto loro anche se in alcuni brani Idhea raggiunge un grado di profondità e riflessione che non potranno essere apprezzati se non da chi abbia già compiuto un bel pezzo di questa strada chiamata vita.
Un’amicizia così: uno dei pezzi più riusciti dell’album. Intrinsecamente malinconico ma mai disilluso. Parla delle false amicizie, dei doppiogiochisti, di una vita che, crescendo, ci mette sempre più spesso a confronto con persone che anche nei rapporti umani ragionano in termini di convenienza. Come detto, però, questo è un pezzo malinconico ma mai disilluso: la speranza c’è, il desiderio di un’amicizia pulita e sincera permane ed anzi si trasforma in certezza quando si trovano quelle poche persone giuste che danno un vero senso alla vita.
L’inglese. Tre pezzi dell’album, “no chains” (che dà il titolo al disco), “love or friendship” e “wanted love in a while” sono cantanti in inglese. Un inglese pulito e senza slang che risulterà molto utile a chi volesse migliorare, in leggerezza ascoltando buona musica, il proprio rapporto con la lingua. Pezzi che proiettano la cantante nel mercato internazionale e che fanno di lei un’artista ambiziosa e non locale. In questi brani, peraltro, Idhea sperimenta molto di più, sia a livello di testi che di musicalità: la canzone che dà il titolo all’album, ad esempio, è l’unica ad avere un’inclinazione decisamente punk ed elettronica.