Pianista e compositore di origini italo-turche che a soli 24 anni ha già pubblicato tre album apprezzato in tutto il mondo. Intervista a Francesco Taskayali.
Il 29 Aprile partirà da Roma il tour di Francesco Taskayali (leggi l’articolo di Spettacolo Newsgo per maggiori informazioni a riguardo). Quale migliore occasione quindi per farvi conoscere meglio questo musicista straordinario attraverso l’intervista di oggi?
- Partiamo dalle origini: come nasce il tuo forte legame con la musica?
Devo ringraziare mio padre che aveva l’hobby della musica. Avevo sette anni e su una strada di collina mi chiese se volevo provare a suonare il pianoforte, un po’ per gioco risposi di sì e non smisi mai da allora.
- Come e quando hai deciso di farne il tuo lavoro?
È stato molto naturale, caricai i primi brani registrati su YouTube e da li uscirono i primi ingaggi, non mi rendevo nemmeno conto di come fosse possibile ma a 18 anni iniziai a capire che una passione si stava trasformando in lavoro, e quando si lavora con la passione non si lavora neanche un giorno.
- In base alla tua esperienza, trovi sia complicato farsi notare nel panorama musicale italiano?
se ti autopromuovi siamo al limite dell’impossibile, viviamo in un paese poco meritocratico, ma la musica ha il suo potere e il web è sempre meritocratico!
- Che tipo di difficoltà hai incontrato nel farti conoscere?
Ci sono stati momenti in cui avrei voluto vendere il pianoforte, mia madre mi esortava a seguire un percorso tradizionale (tirandomela un po’), le difficoltà che ho trovato sono state di tipo logistico, nel senso che all’inizio non trovavo occasioni per esibirmi in Italia, sono andato all’estero, visto quattro continenti e ho risolto il problema.
- A quando risale la tua prima composizione?
Il primo vero esperimento a 11 anni, suonato in pubblico in un saggio scolastico e ancora prima ad una cena di amici dove c’era Aldo Bassi noto trombettista italiano, che disse a mio padre che avevo talento; forse fu il primo ad accorgersi di qualcosa. La prima composizione registrata invece fu a 13 anni, con il brano E’ sera, che composi in una estate afosa a Latina e che è ancora oggi uno dei più asoltati.
- Parlaci meglio dei tuoi ultimi progetti e del tour che sta per iniziare.
Sto componendo il quarto disco ed è una cosa che mi occupa veramente tanto tempo, perché alla fine sono più i no che i si. A fine aprile sarò al Brancaccino a Roma, poi Latina, Milano, Los Angeles, Tirana, Ponza, Lago di garda ed altre che si stanno aggiungendo. Un anno felice oserei dire!
- Quali sono le tue aspirazioni per il futuro?
Vivere serenamente!!
- Raccontaci un ricordo particolare legato alla tua carriera da musicista.
Da adolescente ero estremamente timido, e pochi amici sapevano che suonavo il pianoforte o che addirittura componevo, tra questi c’era anche mia madre che non ci credeva un granché. Intorno ai 14 anni stavo suonando e’ sera nella mia cameretta, lei entrò e mi chiese di chi fosse quel brano, gli risposi che era mio e lei mi disse “Si, vabbè” e si chiuse la porta dietro pensando che gli avessi detto una gran cavolata!
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