Ormai abbiamo imparato a conoscere la musica di Pierpaolo Lauriola, i testi e i sentimenti celati dietro quelle note. Arriva ora, però, il momento di approfondire i suoi suoni e la creazione delle melodie che lo diversificano dagli altri cantautori della scena musicale italiana attuale.
La compagna inseparabile di viaggio del cantante pugliese è una chitarra Cole Clark. uno strumento pensato e creato per l’uso dal vivo. Le Cole Clark sono chitarre che interagiscono con il corpo, traducendo in suono le emozioni. A prima vista sono strumenti così semplici da apparire quasi grezzi, ma è provandoli che ci si rende conto di come suonano. Basta toccarli, appoggiare le mani e percuoterli e si ha subito la sensazione di come le vibrazioni vengano trasmesse ed emesse. Il progetto di liuteria è innovativo. Il manico è in un pezzo unico, con l’incastro per le fasce lateralmente. Tavola armonica e fondo sono accordati con uno speciale intaglio interno (scalloped) a spessore variabile.
La scelta dei legni è mirata: il Bunya (simile all’abete), usato per la tavola, ha fibre più larghe che trasmettono una vibrazione più “grossa”. Ma è nell’amplificazione il vero segreto di Cole Clark. Il suono viene captato da due sensori: dallo speciale pickup al ponte e dal Face Brace Sensor, fissato su una catena della tavola sonora, che riceve le vibrazioni da una grande superficie della tavola stessa.
I segnali provenienti dai due sensori vengono miscelati nel pre-amplificatore attivo, che, oltre a consentire la regolazione del volume dispone di un equalizzatore a tre bande. Il suono ottenuto è incredibilmente naturale.
Grazie all’ottimo equalizzatore, è possibile adattare perfettamente il suono alla propria musica: bassi potentissimi, acuti brillanti, medi evidenti, utili a chi è molto tecnico. Oppure suono “grosso”, aggressivo, rock.
Tutta la chitarra può essere suonata, non solo le corde. La cassa è uno strumento eccellente, che, quando è amplificata, si trasforma in una vera e propria batteria. Un’altra importante caratteristica la rende lo strumento perfetto per il palco: l’assoluta assenza di effetto Larsen. Può essere suonata al massimo del volume di fronte all’amplificatore senza provocare il minimo rientro di suono o fischi e senza la necessità di chiudere la buca.
Per questi motivi Cole Clark sono utilizzate sui palchi dei migliori perfomer internazionali. Oltre alle star Ben Harper e Jack Johnson, fra gli italiani ci sono Ron, che la utilizza anche attualmente in tour e Luciano Ligabue, che l’ha citata anche nel suo libro per il tour teatrale 2006. E, naturalmente, tanti altri bravi rockettari italiani.