Intervista in esclusiva a De Mian, scopriamo chi è

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Scopriamo chi è Damiano Terranova, in arte De Mian, in un’intervista in esclusiva per Musicisti Emergenti. È uscito da poco il suo nuovo EP creato durante il lock down, “Giostra infinita“.

 

Parlaci un po’ di te. Come ti sei avvicinato alla musica?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita. Ho iniziato a suonare il
pianoforte più o meno a sei anni, poi ho cominciato a studiare la chitarra durante
la mia adolescenza quando mi sono appassionato al Rock.

Nei primi anni 2000 con la scoperta dell’elettronica nasce il mio interesse per sintetizzatori e tastiere.

Quando è diventata necessaria la musica nella tua vita?
All’incirca nel 2005 quando con il mio vecchio gruppo, gli Hypnotika,
cominciammo a girare l’italia.

Da lì ho capito che non avrei voluto fare altro nella vita.

Come inizia il tuo processo creativo?
Diciamo che inizia un po’ in controtendenza rispetto al metodo classico. Molti
partono da un testo o da un melodia, il mio processo creativo invece nasce più
da uno “smanettare” con i sintetizzatori.

Quando trovo un suono che mi piace inizia la costruzione armonica del pezzo. Il testo è l’ultima cosa a cui mi dedico.

Hai avuto crisi o dubbi durante il tuo percorso artistico? Raccontaci come
hai superato i momenti difficili…
Certo che si! E continuo ad averli. Superarli non è affatto facile, credo che però
aggrapparsi alla propria passione per la musica sia l’unica soluzione.

Che musica ti facevano ascoltare da bambino?
Ricordo che la prima canzone che ho ascoltato è stata “La canzone di Marinella
di De Andrè.

Poi principalmente a casa si ascoltava cantautorato italiano: Battisti, Baglioni, Morandi, Celentano, Vasco Rossi etc.

Musicisti a cui ti ispiri?
Sicuramente i Subsonica sono i primi della lista. Poi viene tutto il rock di origine
inglese e americano (Green Day, Ramones, Deftones, Muse, Rancid, Rage Against The Machine)

Cosa c’è nella tua playlist Spotify?
Di tutto, non sono settoriale nell’ascolto. Vario dal rock alla trap, dall’elettronica
alla dance, dal cantautoriato italiano al rap.

Raccontaci il ricordo più bello della tua carriera?
Non saprei, forse quando con la mia vecchia band abbiamo aperto il concerto a
Sagi Rei. Avevamo un piazza piena sotto di noi che ballava i nostri pezzi.

Hai una o più muse ispiratrici?
In realtà la mia prima musa ispiratrice sono io. Mi riesce molto meglio scrivere di quello che sento e provo, piuttosto che parlare di terze persone.

Come hai passato la quarantena dal punto di vista artistico?
E’ stato un periodo molto produttivo. Mi sono buttato con tutto me stesso alla
stesura di molte canzoni, tre delle quali fanno appunto parte di “Giostra infinita

Come vedi il mondo musicale nel futuro post Covid?
Una vera incognita. Penso che prima del 2021 non potremmo sicuramente
tornare alla normalità. Spero però che ciò avvenga presto, perché il palco
comincia veramente a mancarmi.

Progetti per il futuro?
Per adesso sto collaborando con un altro artista, Sveno Fagotto. Sta uscendo
un lavoro molto interessante, che esula delle sonorità rock che hanno
caratterizzato i miei lavori fino ad ora.

La nostra piattaforma si chiama Musicisti Emergenti. Cosa consiglieresti
ai musicisti emergenti?
Pazienza, molta molta ma molta pazienza.

 

Dopo aver letto l’intervista in esclusiva di De Mian, leggi anche “Giostra Infinita”, il nuovo EP del cantautore viterbese DE Mian.

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