Intervista esclusiva al cantautore Lino Cericola

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Lino Cericola è nato a Torino, ma è di origini pugliesi e lucane. Ha studiato chitarra con il prof. G. Panetta, anche se scrivere canzoni e cantare è sempre stato un suo dono di natura. Per perfezionarsi ha seguito diversi corsi di canto con Rossana Landi, Valentina Procopio e attualmente con Sergio Moses. Diamo il benvenuto a Lino Cericola e conosciamolo meglio!

Parlaci un po’ di te: che genere canti, quali temi solitamente tratti nei tuoi testi?
Io faccio e canto dal pop al rock, dipende dall’anima della canzone. Molte delle mie canzoni parlano d’amore, ma ne ho scritte anche alcune autobiografiche e per il sociale; mi piace anche scrivere canzoni allegre e spensierate come Fammi Sognare, l’ultimo singolo uscito una settimana fa per l’estate.

Quando e come è cominciato il tuo percorso nel mondo della musica?
Ho iniziato a studiare la chitarra a 16 anni, a 18 a cantare nei locali di periferia; a 22 la mia prima canzone, Non so più chi sei, dedicato a una ragazza che mi ha spezzato il cuore, ma che mi ha fatto scoprire questo fantastico dono e da allora non ho mai smesso di scrivere canzoni e di cantare.

Che cosa significa per te essere un Musicista Emergente?
Vuol dire che non hai trovato ancora la persona giusta che creda in quello che fai e che ti aiuti, oppure che non hai ancora la canzone giusta che ti faccia emergere.

Quali sono i lati positivi e quali i negativi?
Diciamo che un emergente ha meno responsabilità ma anche meno soddisfazioni e spesso non guadagna abbastanza per fare della musica la sua prima occupazione. Non per niente tutti sogniamo di diventare famosi e di iniziare a fare date e concerti in tutto il mondo, che ti toglieranno magari la libertà e il tempo libero, ma ancherà il problema di pagare le bollette. E poi vuoi mettere la soddisfazione di avere anche solo un brano da hit?

Qual è il ricordo più bello legato alla tua carriera?
Quando ancora ragazzo, anche se non ho passato le selezioni per entrare nel CET di Mogol (eravamo più di 3000 persone), lui mi strinse la mano e mi disse: “Non mollare che sei in gamba”. Quelle parole mi vengono sempre in mente ogni volta che ho un ostacolo.

Che rapporto hai con i social network?
Direi buono, anche se io sono uno all’antica, non amo molto fare dirette o dire quante volte vado a fare lezione o a fare le prove con il gruppo che sto mettendo su. Però so che è importante essere presenti e infatti cerco di essere più presente possibile, ma sempre per parlare della mia musica e dei miei eventi musicali.

E secondo te che rapporto c’è tra i social e la musica, oggi?
Oggi i ragazzi fanno tutto sui social, di conseguenza se vuoi far conoscere la tua musica devi essere o diventare social, per comunicare le date, essere in contatto con i fan, far girare le canzoni. Oggi senza social non sei nessuno.

Che progetti hai per il futuro?
Ho molti progetti: ci sono delle canzoni nuove già pronte per uscire e ci sono delle date che sto organizzando. Insomma io vivo di musica e con la musica, di conseguenza i miei progetti per il futuro sono canzoni nuove e concerti futuri.

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