– Com’è iniziato il tuo percorso musicale?
E’ iniziato tutto molto per caso quando una sera, all’oratorio del mio quartiere, presi il microfono ed incominciai a cantare “home” di Michael Buble. Nei giorni successivi mi contattò una cara amica di famiglia e mi chiese se avessi avuto intenzione di partecipare ad un concerto di beneficenza per la fame in Africa. Senza tergiversare accettai e mi esibii in questo teatro. Nei giorni a seguire presi i primi contatti per iscrivermi ad un scuola di canto ed iniziai a prendere le prime lezioni, poi pianoforte e composizione.
– C’è stato un momento preciso nella vostra vita in cui hai capito che avresti dovuto fare musica?
Assolutamente si, ed è un momento che si ripete spesso e volentieri, ovvero prendere un semplice microfono e cantare; anche isolato, anche sotto la doccia, anche nei momenti più tristi sento il bisogno di cantare e di produrre musica.
– In cosa, i tuoi brani finora usciti, sono collegati?
Attualmente è uscito un solo brano, ve ne parlerò sicuramente in seguito nei prossimi mesi. Tenetevi aggiornati.
– Che programmi hai per i prossimi mesi?
Nei prossimi mesi avverrà la promozione e sponsorizzazione del mio primo album, da poco prodotto, dal titolo “SFUMATURE“, il quale contiene al suo interno ben 10 brani differenti per stile, arrangiamento e tematiche affrontate.
L’articolo Francesco Giordano ci racconta “IL SEGRETO IN UNA NOTA” proviene da Agenzia Stampa.