Er Teschio | Intervista al giovane rapper romano

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La prima delle tre interviste di oggi è dedicata a Er Teschio, nome d’arte di Alessio Terrazzani, rapper venticinquenne di Roma.
Alessio ci dimostra come il rap possa costituire per alcuni una vera e propria ancora di salvezza, in grado di cambiare una vita e di allontanare il fantasma dell’emarginazione, trasmettendo e sfogando la rabbia di un passato difficile e le proprie speranze per il futuro attraverso i testi e la musica delle proprie canzoni.

 

 

  • Parlaci un po’ di te e di come ti sei avvicinato al rap.
    Salve a tutti, sono Alessio, in arte Er Teschio, sono un ragazzo di strada e ho avuto vari problemi nella vita legati allo spaccio e ai furti; ma la musica mi ha cambiato, mi ha aperto un mondo tutto nuovo e vari problemi ora sono solo acqua passata. Ho iniziato a fare rap da quando ho avuto un lutto in famiglia e ho deciso di prendere la penna e dare libero sfogo alla mia rabbia.
  • Di cosa parlano i tuoi testi?
    Nei miei testi tratto la vita quotidiana di tutti i giorni, scene vissute ma anche problemi che riguardano lo Stato, la mafia e la mala vita di strada.
  • Ritieni sia difficile emergere in Italia? E cosa pensi della scena rap attuale?
    Penso che sia difficile all’inizio per chi, come me, non ha molti soldi per registrare e fare video quando e come vuole. Penso che la scena rap sia cresciuta molto in Italia, infatti ci sono molti più emergenti ma c’è anche un lato positivo: il rap prende molto tempo e spazi che le persone che cantano userebbero altrimenti in altri modi.

 

 

  • Quali difficoltà hai incontrato finora?
    Le maggiori difficoltà sono state: quella di essere un solista e di avere quindi tutte le spese a mio carico; il fatto anche di scrivere un demo tutto da solo; e pesa anche il fatto di non avere un beatmaker che mi faccia le basi.
  • Parlaci un po’ delle canzoni che hai scritto fino ad oggi.
    Tra me e me
    l’ho fatta all’inizio per vedere se ero all’altezza degli altri emergenti, parla di me e del mio essere come persona. Lame taglienti è la seconda e parla appunto delle lame, riferito al fatto che ogni problema è vissuto come un taglio. Guarda bene intorno è la terza canzone e l’ho scritta per vedere e sentire se potevo fare musica nuova scuola e non soltanto vecchia scuola. L’ultima canzone, Nelle mie domande, è dedicata a mia madre e alla sua scomparsa, e agli amici che ho perso o che si sono allontanati per vari motivi.

 

 

  • Ti autoproduci o hai un’etichetta che ti sostiene?
    Per il momento mi auto produco e uso basi instrumental avendo iniziato da poco.
  • Hai qualcosa di nuovo in progetto?
    Sì, ho in progetto un video, ma ancora non è certo, e una demo che si chiamerà Tienimi le mani, ma vorrei fare qualche feat in questa demo anche per far conoscere il mio nome in altre zone.
  • Raccontaci di un bel ricordo legato alla tua carriera.
    Il mio ricordo più bello è legato alla mia prima canzone Tra me è me. Avevo paura che i miei amici di zona mi potessero prendere in giro ma invece, quando sono salito sull’autobus, la stavano ascoltando al telefonino e c’era anche chi la cantava. Per me è stata una vera gioia e una rivincita per la mia vita passata. Grazie per aver letto la mia intervista un abbraccio forte da Er Teschio.

 

 

Grazie ad Er Teschio per aver deciso di parlare con noi. Se volete potete continuare a seguirlo tramite il suo canale Youtube, dove potete trovare tutte le sue canzoni.
Non perdete le altre interviste di oggi agli Ocropoid e agli Hemingway. Se invece volete recuperare le interviste di ieri, potete leggere quella a Cono Cinquemani e quella al duo rap pugliese Carriapezzi.
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