Dopo nove anni di silenzio David Gilmour è tornato con un nuovo lavoro da solista, intitolato Rattle that Lock. L’album dell’ ex Pink Floyd è uscito il 18 settembre e da un mese rimane in testa alle classifiche.
Dopo nove anni di silenzio David Gilmour è tornato con un nuovo lavoro da solista, intitolato Rattle that Lock. L’album dell’ ex Pink Floyd è uscito il 18 settembre e da un mese rimane in testa alle classifiche.
Era il 1979 quando uscì l’album The Wall firmato Pink Floyd: e mentre Roger Waters dopo 36 anni continua a celebrare e rielaborare il proprio personale capolavoro, David Gilmour ha preferito percorrere una nuova strada, pubblicando il quarto album da solista che arriva dopo il successo di On An Island (2006).
L’ultima fatica dell’artista britannico è prodotta da Phil Manzanera mentre la stesura dei testi è ad opera di Polly Samson, giornalista e scrittrice nonché moglie dello stesso Gilmor, che ha creato per il marito cinque delle liriche presenti nell’album.
La copertina è un’ immagine suggestiva: una gabbia dalla quale escono vari tipi di volatili, che rievoca immediatamente un senso di libertà conquistata. L’ artwork è stato realizzato da Dave Stansbie di The Creative Corporation.
Il brano che dà il titolo all’album, riprende nelle prime quattro note della traccia il jingle creato da Michaël Buomendi per la società nazionale delle ferrovie francesi e che Gilmour ha registrato mentre si trovava nella stazione di Aix-en-Provence. Il testo invece, scritto dalla moglie Polly, trae ispirazione dal secondo libro del Paradiso Perduto di John Milton, il cui volume è incluso nell’edizione deluxe.
Nell’ ultima fatica lavorativa di David Gilmour si possono sentire ritmi swing e divagazioni Jazz, come in The Girl in the Yellow Dress, o venature folk come nella ballata Faces of stone, ma anche canzoni dall’approccio più vicino al suo sound come In Any Tongue, o composizioni dal ritmo immediato e diretto o più tristi e indefinite. In tutta questa varietà di generi però non viene mai meno la cifra stilistica che caratterizza il lavoro di Gilmor: le atmosfere sono quelle pinkfloydiane e gli assoli di chitarra sono sempre interpretati con stile leggero.
Rattle that Lock parla di vita, di ricordi, di gioia di vivere e come le dita di Gilmur si muovono sullo strumento producendo suoni, così la musica fa pressione su altre corde, producendo emozioni profonde.
A Boat Lies Wainting, è la canzone tributo al tastierista Richard Wright, membro dei Pink Floyd morto nel 2008 e grande amico di Gilmur con il quale collaborava da anni, anche dopo le vicissitudini interne al gruppo i due artisti avevano mantenuto un rapporto strettissimo.
La grande passione di Wright era il mare e la barca a vela, ricorda David Gilmour, a bordo della quale trascorreva gran parte del suo tempo, veleggiando nelle acque del Mediterraneo. E infatti la canzone che gli viene dedicata affronta il tema del tempo che passa e della morte attraverso la metafora del mare, e del mare ha il ritmo ondeggiante.
David Gilmour è uno di quei grandi artisti che hanno scritto la storia della musica. Anzi di più, perché i Pink Floyd sono già leggenda. Ma il chitarrista mette da parte questa la leggenda- della quale sarebbe così facile ammantarsi- e procede determinato nel proprio percorso, e questo fa di lui un grande artista. E alle soglie dei settant’anni quando la pensione sarebbe più che meritata, ci fa ancora perdere nella bellezza del suono.
Francesca Gangarelli