Chi è Rich Forever: conosciamolo in questa intervista

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Rich Forever è nato a Sondrio ed è cresciuto tra Italia, Stati Uniti ed Olanda. Inizia a fare musica all’età di 13 anni e subito poco dopo si unisce al collettivo Team Money assieme a Lex Flame, Vide, Calibro e Re. Dopo aver lavorato a vari singoli singoli in Italia, nel 2017 si trasferisce a Rotterdam e qui da luce a Telegram Mixtape, il suo primo progetto da solista.
Ma conosciamolo meglio in questa fantastica intervista!

Come ti chiami? Qual è il tuo nome d’arte?
Ciao, sono Giorgio e il mio nome d’arte è Rich Forever, ma per molti sono solo RF.

Parlaci un po’ di te: che genere canti, quali temi solitamente tratti nei tuoi testi? 
Guarda, principalmente ora lavoro in un’ottica trap lasciando molto spazio a tutto ciò che è melodico e che mi suona “nuovo” diciamo. Non prendo ispirazione da nessun artista americano, e proprio per questo ritengo mio tutto quello che scrivo. Inoltre nelle mie lyrics comunque tratto sempre di ciò che ho personalmente vissuto, delle mie esperienze e di tutto ciò che mi sta circondando e mi ha circondato nella varie fasi della mia vita. Non amo parlare di ciò che non ho vissuto perché so che prima o poi questo trasparirà, lasciando stare il fatto che le barre non suonerebbero tanto mie quanto lo fanno ora.

Quando e come è cominciato il tuo percorso nel mondo della musica? 
Mi sono avvicinato al rap che avevo 8 anni forse, ma ho iniziato con i primi pezzi e i primi freestyle quando avevo 13 anni. Avevo già preso i primi passi verso fare rap ma mi ricordo un momento particolare in cui stavo guardando MTV Spit e mi sono detto: “Questa shit la posso fare pure io, mi appartiene” e da lì ho iniziato. All’inizio era tutto un gioco, sebbene io ci abbia creduto fino da quando ho iniziato. Le prime giornate passate al campetto a fare freestyle con i mie brother (Un saluto a tutta la TM) hanno reso tutto sempre più saporito e da lì è iniziata la mia “escalade”.
Che cosa significa per te essere un Musicista Emergente? Quali sono i lati positivi e quali i negativi?
Prima di tutto significa farsi da solo e riuscire a fare qualcosa che sia diverso dalla solita musica che senti al giorno d’oggi, qualcosa che ti faccia veramente emergere e confermare come artista. Il lato positivo più importante è il fatto che nessuno ha gli occhi su di te e quindi puoi fare la tua musica liberamente senza nessuno compromesso. Dall’altra parte tutto questo ti porta poca esposizione, magari facendoti deludere dei tuoi stessi risultati.

Qual è il ricordo più bello legato alla tua carriera?
Il ricordo più bello saranno sempre i pomeriggi passati al parchetto a fare freestyle senza pensieri e senza preoccupazioni per il giorno dopo. Inoltre le persone con cui l’ho fatto hanno sempre reso tutto più magico.
Che rapporto hai con i social network? E secondo te che rapporto c’è tra i social e la musica, oggi?
Avendo un rapporto molto stretto con i miei fan, uso Instagram molto spesso per comunicare con loro. Ma principalmente lo uso per annunciare le mie nuove uscite e per far capire ai miei fan tutti i passi che sto compiendo per arrivare al traguardo che mi sono settato. Al giorno d’oggi c’è un rapporto strettissimo tra musica e social, e questo si può notare dal fatto che la maggior parte degli artisti che fanno grossi numeri ora devono i loro successi (oltre alla musica di qualità che viene rilasciata ovviamente), alla loro capacità di crearsi un personaggio che crea intrattenimento.
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