Nella seconda intervista di oggi facciamo la conoscenza di un artista eclettico, completo e sorprendente: Alessio Bellato. Canto, danza e recitazione, nella carriera di Alessio non manca nulla, ma la sua attività principale è quella di cantautore, che porta avanti dall’adolescenza. Il teatro musicale è stato, per Alessio, il miglior modo per esprimere i suoi talenti; è recente, infatti, la sua partecipazione a due importanti musical. Veneziano, classe 1989, talento da vendere, umiltà e una voce che incanta, conosciamolo meglio attraverso le nostre domande.
- Alessio, parlaci di te e del tuo legame con la musica.
Il mio primo incontro con la musica è stato all’età di otto anni, quando mi è stata regalata una chitarra che ho cominciato a suonare da autodidatta. A seguire, pianoforte e percussioni. All’età di diciotto anni mi sono avvicinato al canto e ho cominciato a prendere lezioni da un vocal coach privato. Da lì sono partiti i primi concerti live e, successivamente, nel 2011, sono entrato nel mondo del musical theatre.
- Pensi sia difficile crescere e farsi notare in Italia?
È difficile (se non impossibile) trovare l’occasione per sfondare e diventare famoso in Italia. È molto più produttivo, a mio avviso, impegnarsi nel trovare la propria strada e creare il proprio stile musicale. Se la musica conquista il pubblico che ti trovi davanti, allora quello significa “farsi notare”!
- Quali difficoltà hai incontrato finora?
Nella creazione di inediti le maggiori difficoltà riguardano l’aspetto economico. Per registrare un proprio album è necessario trovare uno studio di registrazione, un arrangiatore che valorizzi i propri pezzi, dei musicisti all’altezza della registrazione in studio: tutto ciò comporta dei costi molto alti che, senza un’etichetta alle spalle, è difficile sostenere.
- Non hai quindi un’etichetta che ti sostiene?
Nessuna etichetta, per ora mi autoproduco solo “online”, mettendo i pezzi su Spotify in modo che la gente possa ascoltarli gratuitamente e, qualora piacciano, acquistarli su iTunes.
- A proposito dei tuoi pezzi, parlaci del tuo ultimo lavoro!
Una vita qualunque è il mio primo singolo, una canzone in chiave acustica (chitarra e percussioni) che parla di sogni.
Tra le mani hai una vita qualunque, nelle tasche un sogno ad effetto replay…
- Hai già in mente altri progetti dopo il tuo primo singolo?
Sto creando il mio primo album di inediti. Non c’è ancora una data precisa di uscita, in quanto le canzoni sono ancora in costruzione.
- Un bel ricordo legato alla tua carriera?
Il ricordo più bello, che in ogni live mi porto a casa, è l’applauso del pubblico quando finisco di cantare!
Questo era quindi Alessio Bellato, artista a cui auguriamo sinceramente di emergere e di essere sostenuto come merita. Se volete continuare a seguirlo, potete farlo tramite la sua pagina Facebook, il suo sito e tramite il suo canale Youtube dove ascoltare le sue cover. Cercatelo invece su Spotify per poter ascoltare tutti i suoi pezzi cantautoriali.
Se vi siete persi la prima intervista di oggi, potete leggere qualla al rapper napoletano Monkey D. Se invece volete recuperare le interviste di ieri, potete leggere quelle alle cantautrici milanesi Patrizia Colombo e Iravox.
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